Turismo (eco)sostenibile
Aggiornamento: 2 giu

Oggi mi prendo una piccola pausa dal mio viaggio "a spasso per le Marche" per parlare di un argomento che mi sta molto a cuore: il turismo sostenibile o meglio ecosostenibile.
Negli ultimi anni questo termine viene usato sempre più spesso talvolta anche in modo inadeguato. Vediamo innanzi tutto cosa significa questo termine e poi parleremo di come ognuno di noi può essere un turista (eco)sostenibile in termini pratici.
L'Organizzazione Mondiale del Turismo dà la seguente definizione: “Le attività turistiche sono sostenibili quando si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un'area turistica per un tempo illimitato, non alterano l'ambiente (naturale, sociale ed artistico) e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche”.
Il turismo sostenibile è, quindi, quel tipo di turismo attento all'ambiente e che ha come obiettivo primario quello di promuovere e valorizzare il patrimonio artistico e culturale nel pieno rispetto dei sistemi di vita dei paesi visitati e dell'ambiente.
Fare del turismo responsabile significa mantenere un corretto equilibrio tra la bellezza dei posti visitati e la necessità che questi luoghi rimangano tali anche per le generazioni future.
Cosa significa?
Vi faccio un esempio pratico: proprio questa mattina leggevo un articolo su "La stampa" sul lago di Ceresole Reale, località situata in provincia di Torino, situata nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Ebbene questo lago ad oggi non esiste più.
Come mai? In Piemonte, come nel resto d'Italia, le piogge e le nevicate quest'anno sono state davvero scarse ed il lago, che ha una capacità di 35 milioni di metri cubi d'acqua - circa due km quadrati - è ormai secco. Del bellissimo lago artificiale che si poteva ammirare fino a qualche mese fa resta solo un piccolo rigagnolo a ridosso della diga.
Si tratta di un vero e proprio dramma per l'ambiente e per la natura soprattutto visto l'imminente arrivo della stagione estiva che difficilmente porterà piogge.
Non vi sembra sconvolgente tutto ciò?
Pensate alle generazioni future che forse non potranno ammirare la bellezza di questo lago.
Probabilmente arrivati a questo punto dell'articolo vi starete chiedendo qual è il nesso tra il turismo e la sparizione del lago di Ceresole.
Nel mondo del web ci sono moltissimi articoli che parlano di turismo sostenibile ed ecosostenibile indicando alcune accortezze da usare quando si organizza una vacanza o quando si è in vacanza.
Si tratta sicuramente di pratiche nobili che ognuno di noi dovrebbe attuare. Vi faccio degli esempi:
Scegliere strutture eco-friendely dove alloggiare.
Scegliere ristoranti con prodotti locali a Km zero.
Usare i mezzi pubblici per spostarsi
Laddove possibile evitare di usare l'aereo per spostarsi.
Come vi dicevo tutte queste sono pratiche nobili che ognuno di noi farebbe bene ad attuare quando decide di andare in vacanza.
Tuttavia, oggi voglio andare oltre questo concetto cercando di promuovere il turismo (eco)sostenibile come stile di vita.
In che modo?
Ecco alcuni esempi:
Facciamo SEMPRE la raccolta differenziata, anche quando siamo in vacanza. Non nascondiamoci dietro la scusa "in questo posto non so come viene fatta la raccolta differenziata ed allora non differenzio" oppure "sono in vacanza, non ho voglia di pensare alla differenziata".
Non disperdiamo MAI i nostri rifiuti nell'ambiente, soprattutto all'interno delle aree protette. Se nei paraggi non c'è un certino dei rifiuti, non diamo la colpa al comune perché non lo ha istallato, ma mettiamo il rifiuto nella nostra borsa e gettiamolo quando ci è possibile. Appesantiamo le nostre borse di oggetti inutili, non penso che una buccia di banana, la carta di una merendina o un fazzoletto possano essere così pesanti e ingombranti.

Non gettiamo a terra chewing gum e mozziconi di sigaretta. Anzi sarebbe auspicabile smettere di fumare così da far del bene anche alla salute e non solo all'ambiente. Lo so, questo punto è molto simile al precedente, ma noto sempre più spesso che gettare chewing gum o mozziconi di sigarette a terra è diventato talmente comune che le persone non ci fanno nemmeno più caso. Ormai (erroneamente) non vengono nemmeno considerati dei rifiuti.
Non teniamo accesso il condizionatore d'aria in camera in modo non equilibrato dicendo la classica frase "tanto qui è tutto pagato" oppure "visto che ho pagato allora lo sfrutto al massimo". Impariamo a spegnere il condizionatore non solo per paura bollette, ma soprattutto per la paura di far del male al nostro pianeta.
Evitiamo di stampare documenti di viaggio (la carta d'imbarco ad esempio) che possiamo benissimo salvare sul nostro dispositivo elettronico. In questo modo risparmiamo carta e facciamo del bene alle nostre foreste.
Non sprechiamo l'acqua!

Portiamo sempre con noi una borraccia e riempiamola nelle varie fontane anziché acquistare ogni giorno numerose bottigliette di plastica.
Mettiamo in valigia una busta di stoffa e limitiamo al massimo l'uso delle buste di plastica se ci rechiamo in qualche negozio o supermercato.
Non raccogliamo fiori e piante per il mero gusto di portarne in camera un esemplare che si seccherà entro poche ore. Lo stesso discorso vale per la sabbia del mare, per le conchiglie e gli altri elementi naturali.

Prestiamo attenzione ai divieti, agli usi e alle consuetudini delle popolazioni locali. Ricordiamoci che siamo turisti di passaggio, ospiti delle popolazioni locali.
Non dimentichiamoci mai dell'ambiente anche quando siamo in vacanza!

Sempre più spesso mi capita di vedere rifiuti gettati o abbandonati nei parchi o ai bordi delle strade. Tutti questi rifiuti in primo luogo deturpano la bellezza del paesaggio e soprattutto recano un danno permanente all'ambiente dove viviamo.
Allora, tornando all'esempio iniziale, se tutti noi siamo impegnati costantemente a favore nell'ambiente (anche quando siamo in vacanza) faremo il bene nostro e delle generazioni future che potranno godere delle bellezza incantevole di posti come il lago di Ceresole Reale.