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A spasso per le Marche: Ripatransone

Aggiornamento: 6 ore fa


Il mio viaggio “a spasso per le Marche” fa oggi tappa a “La Ripa” ossia Ripatransone.


Secondo un manoscritto della fine del XIII secolo, il nome sembra che derivi da "Ripatransonis", cioè la "ripa" rupe (in italiano) del nobile Transone.

Il borgo è infatti nato dall'unificazione di quattro castelli nel 1198 ad opera dalla famiglia Transone o Dransone.

Ci troviamo sempre nel territorio Piceno, a pochi passi da Acquaviva Picena ed Offida di cui vi ho parlato nei miei precedenti articoli.


Il borgo ha origini antichissime ed è nota nei libri di storia soprattutto per le sue guerre contro Fermo per il controllo della zona costiera nei pressi della foce del fiume Tronto.

Ripatransone è stata anche sede Vescovile dal 1571 fino al 30 settembre 1986 conferendo notevole importanza al centro abitato e rendendolo un importante centro artistico e culturale.

Innanzi tutto, arrivando a Ripatransone noterai i “Calanchi” ossia dei solchi che si formano nel terreno causati dell’erosione idrica tipica proprio dei terreni argillosi, sembrano delle vere e proprie ferite del terreno. Sicuramente meritano una foto ricordo da conservare nell’album di viaggio.


Viste le sue antiche origini ed il suo glorioso passato, Ripatransone è un paese ricco di testimonianze storiche e angoli nascosti da scoprire ed ammirare salendo e scendendo tra le stradine del paese.


A proposito di stradine, iniziamo la nostra passeggiata parlando del luogo simbolo del paese, il suo manifesto nel mondo:

Ebbene sì, a Ripatransone è possibile passare nel vicolo più stretto d’Italia quindi occhio alla dieta prima di partire altrimenti rischi di rimanere incastrato perché il vicolo è largo 43 cm al suo imbocco (in alcuni punti si stringe ulteriormente sino ad arrivare a soli 38 cm).


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