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A spasso per le Marche: Monte Rinaldo






Il mio viaggio “A spasso per le Marche” arriva oggi a Monte Rinaldo, voglio farvi conoscere questo delizioso borgo delle Marche e le sue interessanti iniziative per i mesi estivi.

Se siete in vacanza nella zona del fermano non potete non fare un salto a Monte Rinaldo.

Come sempre andiamo con ordine.

Il paese di Monte Rinaldo sorge nell’entroterra fermano, a 485 mt s.l.m.

Ci troviamo circa a metà strada tra il mare Adriatico e la catena dei Monti Sibillini, il paese dista, infatti, circa 20 km da Pedaso, una località situata sul mare Adriatico e 20 Km dagli Appennini.


L’origine del borgo è sicuramente romana, e la testimonianza più eclatante della presenza romana nel territorio è rappresentata dal tempio romano “La Cuma” di cui vi parlerò a breve.

Dopo l’insediamento Piceno prima e le conquiste romane poi, attorno all’anno Mille, la storia dell’abitato s’intreccia con quella del vicino comune di Monsampietro Morico.

Il conte normanno pugliese Malugero Melo, figlio di Drogone d’Altavilla raggiunse queste terre dove sposò una certa Mòrica, dalla loro unione nacquero tre figli, tra cui il figlio illegittimo Rinaldo. Proprio a quest’ultimo

il Conte affidò un castello posto nell’attuale territorio comunale di Monte Rinaldo.

Attorno al castello vennero eretti pievi, monasteri e la popolazione inizio ad aumentare provocando una notevole espansione del centro storico.

In epoca medievale il territorio di Monte Rinaldo era considerato “di frontiera” e quindi conteso dal ducato di Fermo, dalla città di Ascoli e dall’Abbazia Farfense della vicina Santa Vittoria, per questo motivo la zona fu scenario di guerre e lotte per la supremazia.


Tutte queste vicende passate rendono oggi Monte Rinaldo un paese ricco di storia e cultura.


L'area archeologica "La Cuma"





Il vero fiore all’occhiello del borgo è rappresentato dall’area archeologica “La Cuma” situata nell’omonima frazione del paese distante meno di 2 Km dal centro storico.

L’area archeologica romana è stata rinvenuta grazia agli scavi avvenuti tra il 1957 ed il 1962, da questi scavi è emerso un santuario di epoca tardo ellenistica e delle strutture di età imperiale avanzata probabilmente una villa rustica impiantatesi sopra le rovine del precedente luogo di culto andato in disuso probabilmente attorno alla prima metà del I secolo.

Il luogo di culto era articolato su tre edifici principali disposti su una terrazza con al centro un tempio dedicato a Giove che aveva certamente una decorazione con terrecotte architettoniche sul tetto e sculture in terracotta dipinta sul frontone.


Alle spalle del tempio si trova un monumentale portico con colonne in arenaria di ordine dorico sulla fronte e ionico-italico all’interno. Il portico risale al secondo quarto del II sec. a.C., esso aveva la doppia funzione di contenimento del pendio della collina e di fondale scenografico. La struttura è in linea con le architetture ellenistiche che proprio in quel momento si diffondevano in tutto il territorio del Mediterraneo.


Il complesso archeologico non è molto esteso, ma è sicuramente ha un grandissimo valore storico e per questo merita di essere visitato soprattutto in compagnia di una guida esperta capace di fornirvi i dettagli sugli scavi effettuati e la datazione delle strutture visibili.


Il centro storico




Palazzo Giustignani

Dopo la visita dell’area archeologica “La Cuma” potete approfittarne per fare una sosta all’interno del borgo di Monte Rinaldo ancora racchiuso all’interno della cinta muraria. L’accesso al borgo è consentito dalle due porte principali: la porta Romana e la porta Ascolana.

Il cuore del borgo è rappresentato dalla piazzetta dove troviamo la torre dell’orologio e palazzo Giustignani.

Quest’ultimo rappresenta la tipica residenza signorile del territorio fermano appartenuta per l’appunto alla famiglia Giustiniani.

Il palazzo è in stile rococò e si sviluppa su tre livelli (seminterrato, piano terra e piano nobile).

Il piano nobile è certamente il più degno di nota poiché costituito da ambienti riccamente decorati e caratterizzati da solai in legno sostenuti da travi dipinte a tempera e piastrelle pitturate con motivi floreali.


La Chiesa di San Leonardo e San Flaviano

Non lontano dalla piazza troviamo il luogo di culto più importante del paese, la Chiesa di San Leonardo e Flaviano. Secondo la documentazione storica, la Chiesa venne costruita nel 1100. Tuttavia, ci sono testimonianze dalle quali risulta che, già prima della costruzione di questa Chiesa, nel borgo ci fossero due diverse Chiese: una dedicata a San Leonardo e una a San Flaviano. L'unione dei due titoli è avvenuta nel XVI secolo, quando l'edificio posto vicino alle mura è stato ristrutturato.

La struttura così come la vediamo oggi risale al 1930 quando venne approvato un progetto per la rimozione del campanile e di due dei cinque altari presenti all’interno. Secondo una lettera di quell’anno il tetto della Chiesa risultava fortemente lesionato e si rendevano necessari dei lavori di messa in sicurezza dell’edificio.


La Chiesa del Santissimo Sacramento e Rosario.

Leggermente fuori dal centro storico possiamo visitare anche la Chiesa del Santissimo Sacramento e Rosario.

Secondo le testimonianze storiche questa chiesa fu consacrata nel 1798 su iniziativa dell’arcivescovo di Fermo Alessandro Borgia il quale, durante la visita pastorale condotta al paese nel 1741, convocò i priori delle confraternite del S.mo Rosario e del S.mo Sacramento e impose loro di edificare un nuovo luogo di culto dedicato alla Madonna della Misericordia.


Camminando tra i vicoli di Monte Rinaldo non si può non notare la tranquillità e la quiete che regna in questo posto per fare un tuffo nel passato ricco di storia. Fuori dalla cinta muraria, inoltre, si gode di un meraviglioso panorama sulle colline circostanti e sulla vallata del fiume Aso.







A tal proposito vi segnalo le iniziative organizzate dal comune per la stagione estiva nell'ambito dell'iniziativa Monte Rinaldo outdoor.

Mi raccomando, non mancate!

Per maggiori info & prenotazioni, CLICCA QUI




Si ringrazia lo staff di Cumarcheologia per la collaborazione e per le foto inviate!






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