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A spasso per le Marche: Fabriano

Aggiornamento: 1 giu


Piazza del Popolo - Ascoli Piceno

Il mio, anzi il nostro, viaggio "a spasso per le Marche" fa oggi tappa a Fabriano?

Avete già sentito nominare questo paese?

Sicuramente!

Il paese è, infatti, noto in tutta Italia (e nel mondo) per la produzione della carta e la filigranatura dei fogli.

Come ben sappiamo, la carta non fu un’invenzione fabrianese, bensì cinese. Nei primi secoli del vecchio millennio, tuttavia, gli arabi riuscirono a "rubare" ai cinesi i segreti della fabbricazione della carta e così diffusero la carta e le sue tecniche di produzione nell'area del Mediterraneo, dalla Spagna in primis fino in Italia.

Come Fabriano sia divenuto un centro così importante per la produzione della carta ancora non ci è noto nonostante i numerosi studi condotti.

Secondo le fonti più autorevoli gli abituali contatti con la civiltà araba hanno portato fino a Fabriano le conoscenze relative alla produzione della carta.

In particolare, secondo lo storico Andrea Gasparinetti potrebbero essere stati dei pirati saraceni catturati dopo una delle frequenti incursioni effettuate nel mare Adriatico ad aver permesso il passaggio di conoscenze. A conferma di ciò, nel XIII secolo era presente a Fabriano un Borgo Saraceno situato proprio lungo la via che dal centro si dirige verso la città di Ancona.


Da Fabriano, tuttavia, sono emerse tre grandi innovazioni tecnologiche che permettono di ottenere un prodotto competitivo in grado di sostituire la pergamena e di conquistare il mercato dei paesi europei e del bacino del Mediterraneo:

  • l'invenzione della pila idraulica a magli multipli

  • la collatura della carta con gelatina animale

  • l'utilizzo della filigrana per la marcatura dei fogli


Vista la fama di questo paese per la produzione di carta, non poteva certo mancare un museo ad essa dedicato.

All'interno dell'area museale è possibile ripercorrere 700 anni di tradizione e storia della produzione della carta.

Il museo è situato all'interno del complesso monumentale dell'ex Convento dei Domenicani.

Al piano terra è stata ricostruita la gualchiera medioevale, ossia la macchina usata per la fabbricazione della carta a mano. Il Museo si articola poi in diverse sezioni, che vi faranno scoprire come avveniva la fabbricazione a mano della carta illustrandone le varie tecniche, come veniva utilizzato anticamente il manufatto e come si è sviluppata negli anni (o meglio nei secoli) la lavorazione della carta a Fabriano.

Il percorso è corredato di documenti e schede storico-tematiche.

Per maggiori informazioni sul museo, sugli orari di apertura e sulla prenotazione dell'ingresso, potete fare riferimento al sito ufficiale cliccando qui.


Non solo carta a Fabriano, ma anche musica. Nel cuore del centro storico, infatti, è possibile visitare il museo del "pianoforte storico e della musica" allestito presso il Complesso Monumentale di San Benedetto.

Qui troviamo un'esposizione di ben 18 pianoforti storici che coprono lo spazio temporale da fine settecento ai primi del novecento.

Le visite-concerto guidate che il museo propone sono un vero e proprio viaggio nella storia dell'evoluzione del pianoforte e nella storia della musica.

Per maggiori informazioni clicca qui.


Restando sempre in tema "musicale", imperdibile una visita al teatro Gentile di Fabriano, la cui costruzione risale al 1869 ed inaugurato nel 1884 con la messa in scena dell'Aida. Il teatro è considerato uno dei teatri più belli delle Marche con un'eccellente acustica. Una vera bomboniera di cui Fabriano va fiera.


Una visita di Fabriano non può di certo essere incentrata solamente sulla carta. Il borgo, infatti, è ricco di testimonianze storiche.

A partire dalla centralissima piazza del comune sorge il Palazzo del Podestà, un edificio medievale eretto a metà del Duecento. Sempre sulla piazza centrale potete ammirare la fontana dello Sturinalto che si ispira alla Fontana Maggiore di Perugia, il Palazzo del Comune, il loggiato San Francesco e l’ex ospedale di Santa Maria del Buon Gesù.

All'interno dell'ex ospedale troviamo la Pinacoteca Bruno Molajoli al cui interno si possono ammirare reperti di arte sacra provenienti da chiese di Fabriano e dintorni, preziosi dipinti su tavola e affreschi situati nelle 5 sale principali. Dal 2015 è stata allestita anche una collezione di arte contemporanea. Inoltre, all'interno della Pinacoteca vengono organizzate periodicamente attività ludico-ricreative per i più piccoli.

Per maggiori informazioni, clicca qui.


Proseguendo la nostra passeggiata per le vie di Fabriano, non può mancare una sosta davanti ai numerosi edifici religiosi che costellano il paese. I principali sono:

  • la cattedrale di San Venanzio, risalente al 1600 al cui interno è visibile la cappella di San Lorenzo affrescata da Allegretto Nuzi nel 1360.

  • la chiesa di San Filippo.

  • la chiesa di San Biagio e San Romualdo, nella cui cripta è conservato il sarcofago marmoreo con le reliquie di San Romualdo.

  • la chiesa di San Nicolò.

  • la chiesa di San Benedetto (che ospita il museo del pianoforte) ed il vicino oratorio del Gonfaloniere dove si può ammirare un preziosissimo soffitto intagliato e decorato in oro zecchino agli inizi del Seicento dallo scultore francese Leonardo Scaglia

Nonché il complesso monumentale dell'ex Convento dei Domenicani (al cui interno troviamo appunto il museo della carta) di cui vi ho parlato sopra.


Per maggiori informazioni su Fabriano o per un itinerario personalizzato, scrivimi a valeriatourleader@gmail.com.


Se, invece, siete curiosi di sapere cosa mangiare di buono a Fabriano, leggete il mio articolo sulle bontà culinarie della provincia di Ancona.


A presto. Ci vediamo nella prossima tappa del mio tour "a spasso per le Marche".

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